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giovedì 13 settembre 2007

UN FILTRO CONTRO IL MAL DI STOMACO

Sono di ritorno dai sotterranei della mia magione, poiché ho dovuto prepararmi un filtro speciale contro il mal di stomaco che in questi giorni mi ha tormentato. Ahimè, anche i demoni soffrono questo sintomo, ma fortunatamente abbiamo i nostri rimedi. No, nessuna compressina delle Industrie del Veleno, ma pozioni tramandate attraverso gli eoni dagli antichi alchimisti ormai scomparsi.
La ragione di questo fastidiosa affezione è stata probabilmente dovuta ai fiumi di parole sperperati in questi giorni riguardo alle grandi bugie del vostro tempo. Credevo di averci fatto il callo, invece riuscite ancora a impressionarmi. Bene, almeno per me…
Ma un indigestione come questa non me la sarei mai aspettata.
Torri che cadono da sole, guerre necessarie, un vecchio con la barba che profetizza la fine del mondo, una casta di scellerati politici che sputa addosso a una manifestazione, il giuoco del pallone sempre presente, l’oltraggioso spettacolo di una concubina dell’etere un po’ appesantita, insomma ne avete davvero per tutti i gusti.
Guardare le notizie del vostro mondo attraverso lo schermo che vomita bugie è come farsi servire tutte le portate del pranzo in un solo piatto. E quando neanche un buon amaro riesce a liberarti lo stomaco, solo un filtro magico può salvarti dal gabinetto.

lunedì 3 settembre 2007

AGNELLI SACRIFICALI

Il numero di passi che separano l’umanità dal baratro é imprecisato. Sicuramente sará sempre inferiore a quello che vi aspettate.
Perché il baratro si apre d’improvviso, togliendovi il fiato, risucchiandovi verso l’oblio. Tutto questo in un battito di ciglia, un istante che segna il passaggio di un'epoca. E in questo istante fuggente vi è concesso solamente un breve urlo.
Le Sfere sono in fermento. Il loro prossimo impatto non produrrà una banale tempesta. Verrà invece la voragine che tutto ingoia, onesti e maligni, avvenenti e deformi, abili e incapaci. Il tempo è vicino.
Voi siete le miriadi di dita appoggiate sull’interruttore che spegnerà le luci di questo spettacolo. Non cercate di discolparvi. Siete voi la causa!
Se rifiutate questa vostra funzione, preparatevi a distruggere, abbandonatevi al conflitto, perite dentro e rinascete fuori, come meravigliose fenici.
Potete già farlo domani, rompendo i vostri ritmi, imponendo le vostre regole, dettando la vostra legge.
Il meccanismo è innescato, ma è sufficiente il dissenso di un singolo ingranaggio per farlo inceppare.
Ma so giá che continuerete a interpretare il vostro assurdo ruolo di carnefici e, nello stesso tempo, agnelli sacrificali.

"Dobbiamo cacare in continuazione, come scimmie, ingoiare la nostra merda e dire anche che ne siamo felici. Siamo la “variabile dipendente” del meccanismo economico, il “terminale uomo”. Anzi non siamo più nemmeno uomini, siamo stati degradati, appunto, a “consumatori”. Non c’è cosa più beffarda, concretamente e linguisticamente, del cosiddetto “tempo libero”. È anch’esso un tempo obbligato, da consumare per nutrire l’onnipotente meccanismo che ci sovrasta. Se un gruppo consistente di italiani, poniamo, decidesse di botto di non far più le vacanze crollerebbe il sistema e arriverebbero gli sbirri ad arrestare i renitenti per boicottaggio"

FONTE: http://www.massimofini.it

sabato 16 giugno 2007

Il Mio Ruolo...

Sono Nekradamus, e mi diletto nell'osservarvi dall'alto di una torre, nelle notti insonni trascorse insieme ad un calice di vino ambrato...
Sono mesi oramai che stimolate la mia voglia di narrare, accompagnando i miei pensieri verso i confini di assurde veritá, idee assordanti che fanno piangere i vecchi ed impazzire le comari.
Un demone che accetta il suo ruolo e che non prova pietá per le vostre sofferenze. che vuole aiutarvi a capire voi stessi, che sorride e si compiace delle vostre incredibili peripezie.
Non pensate che voglia prendermi gioco di voi. Ma non credetemi onnipotente. Siete creature estremamente complesse, e neanche a me é concesso di afferrare a pieno il significato della vostra esistenza. La mia é solamente una delle tante vie.
Se volete, vi faccio strada...

lunedì 11 giugno 2007

9/11

La vostra più grande e recente bugia, il pretesto ideale per portare morte e distruzione ai quattro angoli del pianeta, la ragione di un pugno di ricchi e potenti uomini che hanno lasciato dietro di se una lunga via di dolore e sofferenza, ed ormai sono a un passo dalla demonizzazione. Presto si eleveranno anche al di sopra del sottoscritto, ed allora prenderò le sembianze di un corvo e me ne andrò in qualche altro mondo, a gracchiare in santa pace dall’alto di una nuova torre. Mi spiace solo per il povero Gor, abbandonato nei sotterranei in attesa del suo inevitabile annientamento, insieme agli altri uomini…

La bugia è sintomatica; è davvero cosi grande che non riuscite proprio a vederla. Vi spaventa, vi inorridisce, vi da fastidio; no, non volete proprio pensarci… E loro lo sanno che vi fa questo effetto; e vi ridono alle spalle.

Esseri privi di spina strisciano nei supermarket e nei fast food, lasciando dietro di se una velenosa scia di escrementi. Siete voi, le vittime del disegno, demoni falliti o angeli senza ali. Creature vermiforme prive di qualsiasi slancio di ribellione, annullati dai subdoli metodi di persuasione di questi abili manipolatori di menti. Quotidianamente servite loro su un piatto d’argento il permesso per spargere sangue di uomini e bambini, rifiutandovi di guardare oltre le falsità che vi somministrano. Distratti dalle effimere circostanze di ogni giorno, rapiti dal barbaglio di una nuova scintillante cometa televisiva, pietrificati da un’altra paura preconfezionata. Siete la fabbrica del consenso, il nutrimento delle nuove creature dell’oblio, uomini divenuti demoni di alto rango che aspirano al controllo dell’universo.

Ma dovete ricordarvi che siete capaci delle loro stesse crudeltà; anche voi, se vi decidete di abbandonare le vostre sembianze di vermi, potete dispiegare ampie ali di pipistrello, affilare lunghi e mortali artigli e allargare le fauci in un terrificante urlo di furore. Perché questa è la vostra natura; siete demoni, non lombrichi.

Perciò alzatevi e combattete, scagliatevi addosso ai vostri nemici, graffiate, azzannate, colpite, squassate. Morite col gusto della morte in bocca.

Regalatemi un ultimo spettacolo…

mercoledì 9 maggio 2007

DIVORATORE DI ANIME



Vorrei scrivere di voi, mie piccoli uomini che vi arrabattate ogni giorni aspirando al titolo di demoni. Invece stanotte parlerò di me, della mia non vita e della mia torre che si affaccia sul tramonto del vostro tempo.
Io sono un demone, ma la mia non è una scelta. E’ semplicemente la mia natura, come è la natura di qualsiasi creatura quella di essere quello che é.
E voi chi siete, ve lo siete mai chiesto?
Ma a differenza di uomini e animali io non vivo, perché ho evaso la morte stessa, e chi non può morire non può dichiararsi vivo. Potreste dire che esisto, ma non mi avete mai visto. Potete solo partecipare alle mie proiezioni digitali, quaggiù in questo antro di follia.
Io sono Nekradamus, e vi osservo perché mi arreca piacere. Non arrabbiatevi con me… non avete paura. So essere discreto e delicato mentre divoro le vostre anime…

venerdì 13 aprile 2007

AIUTO



In sottofondo il fantasma ci sussurra ingiustizie che corrono sul pentagramma. E' un pezzo che penetra nelle ossa, e suggerisce domande senza risposta, come quelle che si continuano a chiedere le vostre vittime.

Vedo gli uccelli spingersi verso le montagne, lontano dalle cittá infette, dai rumori lancinanti, dalla sofferenza che scorre attraverso le strade imputridite. Anime randage caracollano su marciapiedi macchiati di vomito e benzina, mentre un auto sportiva sfreccia a cento all'ora coi fari abbassati e una puttana vende il proprio corpo alla notte.

Non esiste il tempo oltre questo sipario di asfalto. Tutto si muove nell'incoerenza , nel non significato, come l'illogica simmetria nel disegno di un bambino. Siete anime sole, devastate dalle domande alle quali volete per forza rispondere, assordati dalle vostre paure, dominati delle vostre manie, abbandonati alle vostre inevitabili perfidie.

Vorrei aiutarvi, sporgermi verso di voi, allungare una mano... e spingervi sotto, regalandovi l'eterno riposo...

venerdì 23 marzo 2007

SACRIFICI PER UN BENE PIÚ GRANDE

Mi piace pensare che il vostro innato slancio verso buoni propositi sia un’arte sopraffina che elude l’aspetto piú grezzo della malvagità e la nobilita al rango di Sacrificio.
È sorprendente come riuscite cosí bene a manifestarvi vittime di un gioco inventato da voi, e convincervi che le vostre atrocità sono il risultato di inevitabili sacrifici per un bene piú grande.
Il sangue che versate è sangue sacro.
Il gesto che apporta la morte è un segno celebrativo, quasi arcaico.
Il dolore che provate per il male da voi recato è il prezzo da voi pagato per la vostra immolazione.
Ancora non riesco a capire se siete riusciti ad elevarvi a un esistenza incomprensibile, oppure se siete diventati completamente folli!

domenica 18 marzo 2007

GOR



Mio carissimo Gor, compagno e servitore, specchio di un umanitá che non mi stanco di osservare. A te dedico questa pagina, queste righe colme di affetto e sinceritá. La sofferenza del tuo corpo storpiato e malato é pari a quella della tua mente, corrotta al punto da condurti verso abissi senza fondo. Come quella volta in cui ti innamorasti di un corpo privo di vita, e giacendo insieme a lei cercavi tu stesso l'oblio. Io ti sono amico, ma sono un demone, e come quando pretesi la vita del tuo migliore amico, il randagio Lebbra, per dimostrare agli altri demoni la mia superiore malvagitá, potrei un giorno pretendere la tua. Perché in fondo sei solamente un maledettissimo uomo...

martedì 6 marzo 2007

PROGENIE DI DEMONI



Una passeggiata insieme al mio fedele servitore Gor, per prendere coscenza del significato di questo mio macabro giornale. Ogni demone ha il suo antro, ed il mio é fatto di pixel luminosi e parole avvelenate.

Non conosco i motivi che vi hanno condotto, misfatto dopo misfatto, verso l'inevitabile strada dell'oblio. Non mi importa conoscerli. Il mio unico scopo é capire la vostra natura, perché un dubbio mi assale la notte, un chiodo arrugginito che penetra il mio cranio, un quesito folle come la vostra credenza in un Dio.

Siete voi i nostri figli, la nostra prole perduta?

mercoledì 28 febbraio 2007

RIFLESSIONI



Rifletto e leggo gli astri, una pratica che da sempre mi aiuta a creare il vuoto nella mia mente. Provo ad afferrare il senso della vostra esistenza, e continuo a domandarmi dove mai possa nascondersi il morbo che é il complice di ogni vostra terribile opera.

Leggo molto, ma i miei occhi non si stancano di contemplare le nefandezze della vostra storia. Imparo, perché c'é molto da imparare da voi, anche per un demone come me.

Dove ero rimasto...