venerdì 10 dicembre 2010

SMETTETELA DI CREDERE


















Avete visto che sono tornato... Non mi aspettavate cosi presto, vero? Il fatto è che siamo vicini alle feste, e come tutti quanti cerco di essere più buono (anche se bisognerebbe essere più cattivi). Ma non sono qui per illuminarvi il cammino, badate bene. Al limite getterò qualche nuova ombra sulle vostre certezze. Ma non disperate. Vivere nel dubbio è la chiave per ascendere agli inferi. Avete inteso bene, piccoli umani. Gli inferi potrebbero trovarsi più in alto di quanto pensiate, e questo potrebbe voler dire solo una cosa: che siete caduti davvero in basso!

Il mio consiglio per oggi è semplicemente uno: smettetela di credere. Credere è assolutamente inutile. Credere è un placebo per animi minuti. Credere è un favola a prezzo scontato, un motivetto da spiaggia, un film americano, ecco cos'è. Credere è come aggrapparsi allo sportello dell'aeroplano che perde quota, per paura che il paracadute non si apra. Credere è incolpare dio per tutti i mali oppure scagionarlo per la stessa ragione. Credere è svegliarsi la mattina e rimettere il pigiama sotto il cuscino, con la certezza di ritrovarlo. Credere è come chiudere gli occhi... ma di questi tempi è meglio tenerli ben aperti, non credete anche voi?

Qualcuno potrebbe venirsene fuori con il discorso della fede... che bisogna aver fede, che bisogna almeno credere in noi stessi... Sbagliato. Non fidatevi neanche di voi stessi. Negli ultimi cinquant'anni il vostro cervello è stato manipolato in tutti i modi. Giornali, televisioni, libri, scuola... non riuscite neanche più a riconoscere chi siete realmente... No, non fidatevi di voi, e non credete a dio, per piacere. Non perché non esista, ma perché prima di credervi dovreste riuscire a capirlo, e se pensate di farlo attraverso i vostri libri sacri, scordatevelo...

Capisco che non è facile chiedervi di smetterla di credere in dio sotto le feste natalizie... è proprio in questo periodo che vi piace ricordarlo. Vi fa sentire tranquilli... e vabbè, allora aspettate il prossimo anno. Come dice quel detto? Anno nuovo vita nuova... l'importante è che ci arriviate al prossimo anno...

Ma che succede giù... ho lasciato Gor, il mio servitore, a guardia del distillatore. Sono impegnato nell'estrazione di alcune essenze capaci di obliare la mente e aprire le porte di altri mondi. Spero non si sia messo a fare uno dei suoi intrugli. L'ultima volta ha fatto saltare in aria l'intero laboratorio... Gor!!! Goooooor!!

mercoledì 1 dicembre 2010

UN PROBLEMA DI MEMORIA

Salve, razza umana... ne è passato di tempo dall'ultima volta che sono venuto a trovarvi. Avete sentito la mia mancanza? Pensavate che fossi scomparso una volta per tutte? Ma no, non temete, io ci sono sempre e continuo ad osservarvi. È solo che col tempo i miei interventi sono diventati ripetitivi e ho preferito lasciare passare un po' di mesi prima di rimettere il dito nella vostra piaga più dolorosa, la vostra più grande maledizione; la memoria.

La memoria dell'uomo è davvero bizzarra. Avete questa incredibile capacità di ricordare sempre quello che volete. Mi spiego meglio. Avete presente la memoria di un computer? Ecco, quella possiamo chiamarla “memoria oggettiva”. Se avete infilato in una sotto-cartella il file compresso di una foto, anche a distanza di anni potrete andare a ritrovarla, esattamente dove l'avete messa. La foto rimarrà lì, intatta in tutti i suoi byte. Non puoi ingannare la memoria di un computer.

Quella di un uomo invece è una memoria bislacca. Le cartelline son disposte alla rinfusa e pur contenendo tutto quel che c'è da sapere, quando si aprono non si riesce mai a trovare le cose veramente importanti. È come se qualcuno nelle vostre teste vi confondesse i cassetti. Già, proprio così, il dispettoso Gnomo dei Cassetti.

E così ad esempio vi dimenticate le malefatte dei vostri idoli e dei leader politici, gli inganni degli uomini di potere fin dall'inizio del mondo, le menzogne ripetute ai popoli di qualsiasi paese e cultura. Vi scordate le cose davvero importanti, i principi fondamentali che potrebbero fare di voi delle creature di luce, o al limite degli eleganti demoni di alto rango come il sottoscritto. È la memoria che vi frega, sempre lei.

Qualcuno potrebbe dire che oggi grazie a Internet non ci sia più bisogno di memoria. Tutto ciò che c'è da sapere è lì, a portata di click. Ci sono le testate ufficiali, i blog dei giornalisti indipendenti, i guru telematici, you-tube, wikipedia, wikileaks, e chi più ne ha più ne metta. Tutti dicono la loro, la dicono dolce e salata, a volte piccante oppure speziata. Ce n'è per tutti i gusti. Al posto di uno Gnomo burlone che ti confonde i cassetti, adesso ne avete un milione che vi raccontano come va la vita.

Piccoli uomini, perché avete perso la capacità di ascoltare voi stessi?

Addio, miei cari. Mi farò risentire presto, non state in pensiero. Adesso devo andare a prendere Gor. L'ho lasciato al cimitero sulla collina, sulla tomba di una sua vecchia fiamma. No, non le ha portato dei fiori. Credo l'abbia invitata a cena...
Sapete, quella povera creatura ha degli strani gusti.