È troppo presto per gli auguri di Natale?
Forse dovrei nominare il culto del sole, tanto per rimanere coerenti. Oppure potrei parlarvi di rituali ancor più antichi, oscuri alla maggior parte degli umani. Creature striscianti appartenenti all’infinito, enormi masse di pietra e carne che viaggiano stupidamente attraverso il cosmo. L’universo è stracolmo di divinità, di obsolete creature che fagocitano tutto ciò che incontrano. Innumerevoli sono i loro adepti, che aspirano a diventare come loro. Giovani striscianti…
Invece continuerò a parlare della vostra festa, del vostro dio e della vostra celebrazione.
La festa si chiama Natale, e la parola contiene tanta voglia di serenità ed armonia che solo al sentirla vi viene voglia di accendere le candele.
Il vostro dio si chiama Gesú, e forse era davvero una rock star, o almeno a molti adesso piace pensarla così. Ma più probabilmente era solo un semplice pescatore che viveva la sua vita, tra esche, ami e galleggianti…
Sicuramente più interessante è la vostra celebrazione, il modo in cui vi hanno detto di festeggiarla, il circolo vizioso che vi spinge a metter mano a portafogli, a firmare cambiali, a chiedere prestiti. Il regalo nel significato intrinseco di agnello sacrificale, l’omaggio al vostro dio. Lo impacchettate bene bene e lo portate sull’altare, l’ombra di un albero artificiale acceso di mille luci. Davvero grottesco.
Quando giunge il momento ne strappate la carta che lo contiene, in un ultimo gesto di rito. L’animale è sgozzato, il sacrificio è compiuto, andate in pace…
Chi avete davvero venerato? Un dio sbagliato?
No, l’Economia non è un dio, è solo il mezzo attraverso il quale molti uomini cercano di elevarsi. Stirpe di demoni e di dei…
giovedì 20 dicembre 2007
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