mercoledì 31 dicembre 2008

BUON ANNO!

Buon anno, demonacci! Ho notato che avete anticipato i botti quest'anno... Allora non posso che augurarvi uno splendido e sanguinoso 2009, come piace a voi! Auguri!

Immagine di Latuff.

martedì 16 dicembre 2008

PER NATALE, SIATE CATTIVI

Gor ha fatto l’albero. È un anima piccola, ama le tradizioni. Ci ha messo del suo, un abete scheletrico trovato nel bosco, ossa di ratti e code di serpi per addobbi. Ci sono anche le lucine, alcuni piccoli ceri dei quali non desidero conoscere la provenienza. Gor sta imparando la chimica. Mi guarda manipolare gli ingredienti nel laboratorio, e ho l’impressione che abbia bollito del grasso superfluo, quello della mia ultima vittima.

Mi riaffaccio su questa finestra del mondo per omaggiarvi dei miei più sinceri auguri. È stato un anno difficile, ve lo hanno ripetuto più volte. Ormai la maggior parte di voi è già contenta del fatto di essere arrivata a fino a qui. E quasi vi sentite in colpa…

Ma la colpa non è vostra. Esistono dei responsabili, dei manipolatori di menti, dei cervelli insidiosi che operano in segreto per portare avanti i loro demoniaci progetti. La vostra unica colpa è quella di rimanere fermi, immobili, incapaci di urlare il vostro disappunto, prigionieri di una poltrona e di uno schermo. Vi dicono che le cose vanno male, e voi state al gioco, evitate di fare domande, di capire perché, di indagare oltre il velo.

Eppure c’è chi non se la passerà male questo Natale. In villa davanti al camino, a sorseggiarsi un buon vino, oppure sulle spiagge tropicali, o sulle piste delle località montane, quelle più di moda. Non penseranno a voi, che affetterete il panettone del discount, quello che non sa di niente, coi canditi che sembrano caccole rapprese, da buttare giù con un bicchiere di spumante dolce che pare spuma al cedro. Loro non penseranno a voi, ma si feliciteranno delle loro posizione, autogloficandosi come solo i demoni perversi sanno fare.

Potrei parlarvi del significato del Natale, della sciarada cristiana, del miracolo della vita, ma non cadrò così in basso. Voglio soltanto darvi un consiglio. Fate qualcosa di diverso questo Natale. Invece di essere un po’ più buoni, siate un po’ più cattivi. Rendete partecipi della vostra cattiveria i responsabili del vostro malcontento, datori di lavoro, banchieri, politici e industriali. Attingete alla natura demoniaca che è in voi. Ce l’avete, ve l’ho già detto.

L’albero di Gor balugina in fondo alla torre. Lui continua ad addobbarlo, con un sorriso ingenuo e terrificante che gli deforma oltremodo il volto. Anche lui, come voi, è preda del più crudele dei sortilegi: la speranza.
Ascoltate il demone.
Siate cattivi.
E Buon Natale!

mercoledì 12 novembre 2008

DISTRAZIONI DI UN DEMONE DI ALTO RANGO

Stasera ho da fare. Anche io ho le miei distrazioni. Sono un demone, dopotutto…
L’uomo del ventunesimo secolo, che aspira alle alte sfere della demonizzazione, si balocca con insipidi passatempi; il potere, i soldi, il sesso. C’è più gusto ad osservare il lavoro di un serial killer che quello di un direttore di banca. Il secondo dei due, inconsapevolmente, potrebbe causare ancora più male del primo.

Tutti, o quasi, hanno scelto una strada diversa dalla mia. La scorciatoia, la chiamo io. Demone subito, ma di stirpe volgare. Ombrati e striscianti, niente più… Sono la spazzatura del Grande Disegno.
Le mie distrazioni hanno a che fare con queste creature. Uomini violenti, commercianti di morte, politici corrotti, molestatori, assassini e soprattutto pedofili. Come il povero diavolo che mi ha portato oggi GOR, mio fedele compagno. Gli ha dato una sistemazione come si conviene: la fredda cella sotto la rocca. Come lui ce ne sono tantissimi. Coprono notevoli distanze per soddisfare le loro turpi voglie, meschini esseri prigionieri delle deviazioni dei loro corpi.

Nella grande Asia sono migliaia le bambine costrette prostituirsi. Hanno un età compresa tra i cinque e i dodici anni. Vengono vendute dai genitori per disperazione, portate nelle grandi città, sistemate in un loculo di pochi metri quadri, senza letto, senza servizi igienici, ed ogni giorno vengono avvicinate mediamente da 15 uomini, costrette a fare sesso dalle 20 alle 30 volte il dì, 365 giorni all’anno. La speranza di vita per queste bimbe è di 5 anni. Sono questi i luoghi in cui pullulano demoni striscianti come quello che mi aspetta giù, nella prigione dietro la stanza dei giochi.

Lo sento che urla. Dalla finestrella avrà intuito quello che gli aspetta. Ho molti nuovi giocattoli da provare… Spero fervidamente che riesca ad intrattenermi per qualche ora. Nel caso mi deludesse, potrei sempre usare le mie droghe ricostruenti, e continuare a lavorarmelo fino all’alba.
Adesso vi devo lasciare, amici miei…
…Nekradamus ha da fare….
Buonanotte….

mercoledì 15 ottobre 2008

UNA SPRUZZATA DI DDT

Italiani… poverini. Un popolo che conosco bene, perché la mia torre non dista poi molto dalla bella penisola fatta a stivale. In che brutta situazione si sono cacciati… e sono pure contenti, almeno secondo le ultime statistiche. Il demone che venerano ha un fascino indiscutibile. È proprio quella la sua arma più pericolosa. Al pari di un incantatore di serpenti o di un vampiro, inebria le menti di giovani anime, spaurite ed ingenue creature che assaporano l’immortalità attraverso le sue manifestazioni televisive, le parodie che propone, le meraviglie che ostenta. Un demone astuto, ma volgare, permettetemi di dirvelo. Anche i demoni hanno il loro onore, e questo Bilosco non ne detiene neanche un’oncia.

Ed infatti chi sono questi uomini e donne che pendono dalle sue labbra… Spiriti di basso regno, esibizioni di vita simili ai molluschi, carne movente senza cervello. Ecco chi sono. E questa italietta di inizio millennio ne è piena. Lombrichi, vermiciattoli, sanguisughe, scarafaggi, zecche. A milioni si riversano sulle strade, se ne vanno a lavoro, tirano avanti la macchinetta infernale. A sera se ne tornano nelle loro tane, accendono la televisione e venerano estasiati il loro nuovo dio, bello, sorridente, asfaltato.
Una spruzzata di DDT, ecco cosa ci vorrebbe.
“GOR, PREPARA LA POZIONE VAI!”

domenica 21 settembre 2008

IL CROLLO

L’uomo del ventunesimo secolo crolla insieme alle macerie delle sue torri, quelle di madreperla, quelle innalzate per ostentare la propria onnipotenza. Ho finalmente capito la pochezza che vi abita, umani travestiti da demoni. No, non siete altro che delle caricature dei miei fratelli, abitatori degli abissi, creature dell’ombra, lucertole di fuoco. Per troppo tempo vi ho osservato, apprezzando i vostri subdoli giochi, confidando peraltro in voi, perché ero sicuro che possedeste la carta vincente, l’asso piglia tutto, la matta oppure il jolly. Niente… Il vostro infallibile sistema si sta rivelando tutt’altro che infallibile. Nel frattempo continuate a parlare di spettacolo, di sport, di intrattenimento. La nave affonda e i suoi passeggeri se ne stanno buoni buoni sottocoperta, a vedere la nuova puntata del Milionario. Eppure ce n’erano state di avvisaglie, no? Si sapeva che quel dannatissimo iceberg stava venendo proprio addosso a voi!
Il grande castello del capitalismo si sgretola, è fatto di sabbia, non c’è bisogno di uno tzunami per raderlo al suolo. Basta un’onda birichina…
Dalla mia torre vi osservo, insensibile alla sofferenza, deliziato dalle vostre rocambolesche avventure.
Gor mi servirà la cena tra poco. Fegato di vitella, patate novelle passate nel burro e una coppetta di fragole al balsamico. Il tutto annaffiato da un bicchiere di Ornellaia. Come me lo sono procurato? Mi spiace, questi sono segreti da demoni…
Ho fatto apparecchiare il tavolino alla finestra. Prima di coricarmi sono curioso di vedere come chiuderanno oggi le vostre borse. Ho un altro brutto presentimento…
Ah, ah, ah! Ah, ah, ah!

sabato 23 agosto 2008

GLI ERRORI NON SONO MAI ERRORI

Qualcuno potrebbe pensare ad un altro tragico errore. Maledette bombe intelligenti… dovrebbero andare a ripetizione.

Ma io sono un demone, e conosco questi subdoli giochetti. Gli errori non sono quasi mai errori, ma se non si riesce a coprirli (alterando la verità), bisogna farli passare per tali.
Cinquanta bambini sono sufficienti per chiedere un paio di favori ad una mite entità come il grande Tsathogghua, ad esempio.

Figlio di Ghisguth, chiamato anche il Dio Rospo, vive dentro il nero golfo di N’Kai, in cui si è stabilito migliaia di anni fa, subito dopo il suo arrivo sulla Terra da Saturno. Offre volentieri la conoscenza di alcuni buoni incantesimi in cambio di qualche bel sacrificio, e sono sicuro che molti dei vostri rappresentanti politici perseguono questo tipo di interessi. Donne e bambini sono ovviamente preferibili agli uomini, e a queste cose un Grande Antico ci tiene.

Bisogna pure prepararci all’avvento dei tempi bui, no?
Pensateci.

sabato 2 agosto 2008

UN CONSIGLIO DA DEMONE

Non vi piace ascoltare, quando le parole stridono e la realtà traballa. Prigionieri di tre false parole; libertà, verità, felicità. Tre incantesimi che vi lanciano addosso da secoli, ma ancora non siete capaci di spezzare la maledizione. Riuscite davvero a dare loro un significato. Che cosa sono? Ditemelo!
Libertà… di cosa, verso chi, rispetto a che, in quale modo???
Verità… di chi? La tua, la sua, la nostra la loro?
Felicità… l’incantesimo più sottile e terribile. La vecchia carota davanti alla bocca del coniglio! Ma cos’è? Esiste davvero? Siete mai riusciti a vederla, toccarla, capirla?

Un piccolo consiglio da demone: smettetela di usare queste parole. Cancellatele per sempre dal vostro vocabolario. Sono pericolose! Sono le parole che fin dall’inizio dei molti mondi noi demoni usiamo per controllare i nostri servitori. A seconda del tempo e della dimensione assumono forme diverse, ma il loro scopo rimane sempre lo stesso.
Parlate di Libertà rimanendo prigionieri del concetto stesso di libertà.
Difendete la Verità credendo di essere depositari della conoscenza assoluta.
Cercate la Felicità quando è proprio questa assidua e assurda ricerca che vi rende infelici.

Respirate.
Abbandonatevi.
Spengete la luce. Al buio le cose assumono un significato più calmo. Le energie si quietano. Allora forse potreste anche afferrare un po’ di quello che vi sto rivelando, piccoli uomini.

lunedì 7 luglio 2008

IL RISCATTO DEI VERMI

Vorrei continuare a parlarvi, io demone sul pulpito del vostro mondo in declino, ma ogni volta diventa più difficile. Le mie parole si sgonfiano appena attraversano i vostri occhi. Perdono significato, diventano vuote, inutili… No, non ho motivo di aiutarvi. Ho assistito alla fine di altri mondi, e ormai mi sono convinto che ogni civiltà è destinata a crollare. È una legge fisica. Chi si arrampica in alto, prima o poi deve scendere, o altrimenti cadere.

Manca poco alle grandi guerre. Ma chi voglio prendere in giro!? Le guerre da voi non sono mai finite, e anche in quei rari momenti di pace, avete sempre continuato le vostre danze di violenza e dolore. Uno spettacolo affascinante per degli occhi perversi come i miei. Eppure mi sono stancato di guardarvi…

Osservo i demoni del vostro tempo riunirsi come al solito, complottare in segreto disegni a voi sconosciuti. Pensate che si preoccupino di voi… Ingenui! I loro obbiettivi sono talmente lontani dalla vostra comprensione che se ne scorgeste solo una minima parte vi togliereste la vita. Non offendetevi, ma per loro siete alla stregua dei vermi…

Ma anche i vermi hanno diritto di vivere, ed io l’ho ripetuto spesso ai miei colleghi. Nekradamus è un demone diverso. Potreste chiamarlo “progressista”. Mi viene da ridere… Eppure credo fermamente che l’equilibrio sia l’unica soluzione per portare avanti un universo. Le vostre microrealtà alimentano la macchina che intesse il grande disegno. Piccole, medie e grandi entità cosmiche risentono delle vostre scelte, delle parole che proferite, dei gesti che dispensate. L’amore, una variabile potentissima, la vostra unica arma di difesa. Usatela, così come il verme utilizza il suo corpo ad anelli per strisciare.

Vivete le vostre vite, piccoli uomini. Rigettate l’ombra espandendo luce. Anche un fiammifero può fare la differenza nell’assurda oscurità del cosmo.
Gli otto, insieme ad altre aberranti creature, continueranno i loro giochi di potere. Per loro rimanete dei vermi…
… eppure anche per i vermi arriva il giorno del riscatto. Tre metri sotto terra, al buio. Il banchetto avrà inizio. Abbiate fiducia. Arriverà anche per voi quel giorno…

venerdì 13 giugno 2008

LA FINE DELLA COMMEDIA

Nella caduta, la velocità dell’oggetto è legata al suo peso.
Il vostro mondo sta per finire. L’asfalto è poche centinaia di metri dal corpo che precipita. Il paracadute non si aprirà. Inutile far finta di niente. No, non si aprirà.
La torre dove risiedo appartiene a un interstizio del tempo. Non ne subirà alcun danno. Potrò rimanermene a guardarvi rotolare nei resti di questa vostra società in disfacimento. Osserverò il vostro attaccamento alla vita, l’accanimento terapeutico su una razza in estinzione.
Gor ha comprato il vino. Sarà uno spettacolo imperdibile.

Potreste arrivare a pensare che coloro che muovono i fili non hanno nessun interesse alla distruzione. In fondo, come potrebbero dominare un mondo che non esiste più. Che senso avrebbe distruggere il proprio regno, la propria casa, e tutto quello che sostiene il proprio trono. No, non ha nessun senso per voi piccoli mortali. Non ha senso perché non credete in altre possibilità se non quella che vi viene dipinta sugli occhi.
Ma se io vi dicessi che esistono altri mondi, altre realtà, sorprendenti manifestazioni di vita, che trascendono il vostro comprendonio. No, non guardate lo spazio infinito sopra le vostre teste. Non riuscite neanche ad afferrare quello, figuriamoci se io vi parlassi dei multimondi, i microuniversi, le entità cosmiche, e naturalmente, i demoni…

Coloro che hanno in mano il vostro destino aspirano ben più che all’oro e al potere. Ne hanno quanto ne vogliono, ormai. Neanche l’immortalità della loro anima è un prezzo abbastanza prestigioso per loro. No, loro hanno un'altra agenda. Vogliono scalare le montagne della follia, sporgere la testa fuori dal drappo, guardare con occhi di lava il volto dei grandi antichi, e ridere insieme a loro. Per l’eternità.
È un gioco di poteri più alti, una scacchiera in cui voi tutti fate la parte dei pedoni sacrificabili. Non contate nulla per loro.
Vi do un consiglio: dormite. Continuate a dormire. Sognate… E mentre sognate, preparatevi all’avvento. Il vostro mondo è alla fine.
Esercitatevi. Forse farete parte della prossima commedia.

mercoledì 4 giugno 2008

UN'ALTRA GUERRA É POSSIBILE

Dopo le eco bombe, arriveranno altri splendidi marchingegni da guerra per le nuove generazioni di guerrieri, sempre pronti a far scivolare il dito sul grilletto. Mode e tendenze raggiungono anche la trincea. Un altro mondo è possibile, ed è anche possibile uccidere in modo più pulito, rispettando l’ambiente e rimanendo political correct.
Arriveranno i mitragliatori a basso impatto ambientale, costruiti con materiali riciclati, i carri armati con impianti fotovoltaici, l’eco-napalm (che emetterà circa un terzo della normale CO2). Si sfrutteranno energie alternative per alimentare gli strumenti da campo, si useranno gas che produrranno effetti benefici sulla flora circostante, e durante ogni operazione militare ogni soldato sarà tenuto a rispettare il programma di riciclaggio e riutilizzo dei materiali d’artiglieria, sia leggera che pesante. Una squadra speciale di ispanici e afroamericani si occuperà di recuperare le mine anti-uomo (ma soprattutto anti-bambino) inesplose. Con queste si potranno costruire nuove mine, naturalmente a basso impatto ambientale.
Ogni singolo pezzo d’artiglieria dovrà riportare il valore di risparmio energetico, come nelle lavatrici e nei frigoriferi. Le industrie belliche dovranno adattarsi a questa normativa entro il 2012. Gli americani potranno non aver firmato l’accordo sulla non prolificazione delle bombe a grappolo, però stanno investendo sulla “guerra ecologica”, ed è una bella cosa, bisogna rendergliene atto.
Queste sono le nuove frontiere della guerra preventiva, la guerra chirurgica made in USA. Bombe intelligenti, eco-bombe, bombe di pace…
Che magnifico circo che siete riusciti a metter su, miei piccoli umani!!!

martedì 6 maggio 2008

IL GIOCO É BELLO FINCHÉ DURA POCO

Il gioco é bello finché dura poco, e voi lo sapete bene, piccoli umani.
Credevate di poter scorrazzare liberamente in questo sconfinato universo virtuale, assaporando l’idea di una democrazia attiva, la libertà di comunicare, di informare, di guardare oltre gli innumerevoli veli di Maya che la TV distende sopra i vostri occhi, giorno dopo giorno.
Pensavate di aver trovato una via di uscita, una nuova incredibile opportunità per distribuire giustizia e uguaglianza.
Credevate di avere per le mani la formula alchemica per trasformare il piombo in oro, l’acqua in vino, la povertà in ricchezza.
Mi dispiace, piccoli umani.
Vi hanno fatto giocare, vi hanno fatto divertire, vi hanno concesso di tirare il guinzaglio fino alla sua estremità.
Adesso però è venuto il momento di rivelare l'identitá del cane e quella del padrone.
Piccoli, teneri, ingenui fidi giocherelloni.
Mangiate la pappa!!!

Uno dei palinsesti più attivi nel movimento contro la guerra in Iraq e in difesa della Palestina (Uruknet) è stato recentemente attaccato da Google, che ne ha rimosso i link. Inoltre sembrerebbe che il sito sia anche stato penetrato da hackers. Ciononostante il sito continua il suo importante lavoro ed è visualizzabile su questo link: http://www.uruknet.de/?p=-6&l=e
Se volete manifestare il vostro appoggio ad Uruknet, fate sentire la vostra voce. Scrivere al gigante Google, non nuovo a questi tragici eventi che minano la libera informazione in rete, oppure usate questo link per inviare velocemente la vostra rimostranza.

FONTE: The Peoples Voice

lunedì 14 aprile 2008

VE L'HO FATTA UN'ALTRA VOLTA!!

Io sono Nekradamus, e ho visto la farsa delle vostre elezioni, piccoli italici...
Ho visto creature aberranti assetate di potere ingaggiare un ridicolo balletto per dimostrarsi antagonisti. Ma la loro era solo una messa in scena, e solo pochi di voi se ne sono accorti.
Ho visto comari cadere dalle labbra di un nano dal ghigno deforme, che le ammansiva con banali battute e un incessante turpiloquio di bugie.
Ho visto uomini che facevano finta di contrastare il nano deforme, in un subdolo gioco di accondiscendimento, regalando false speranze ai loro elettori.
Ho visto donne gettare al vento l’opportunità di apportare un cambiamento, preferendo rimanere le pedine di piccoli uomini divorati da molteplici complessi d’inferiorità.
Ho visto denari andare in fumo per delle inutili campagne elettorali.
Ho visto fiumane di gente andare a votare totalmente ignari di quello che stavano per fare.
Ho visto persone disinteressarsi al voto, perché avevano altro a cui pensare.
Ho visto qualcuno dimostrare il suo dissenso non votando. E il risultato ha confermato che erano solo quelli di sinistra, e che solo le menti progressiste sono capaci di un po’ di sana autocritica.
Ho visto uomini e donne votare a destra perché lobotomizzati dalle televisioni del nano.
Ho visto ragazzi votare contro i loro interessi perché privi di qualsiasi direzione.
Ho visto vecchi mettere una croce sul partito che non avrebbero mai voluto votare, ma sfortunatamente per loro si erano dimenticati gli occhiali a casa.
Ho visto i cattolici votare i mafiosi, e i cristiani votare gli amici dei mafiosi, e uomini che si fingono onesti votare politici che non hanno più bisogno di fingere.
Ho visto bambini osservare i loro genitori andare a votare, ignari dei danni che stavano per fare.
Ho visto giornalisti e uomini della televisione rotolarsi nel crogiolo della notizia, dell’exit-poll, e delle proiezioni, con un sorriso finto stampato sui volti, sempre pronti a mandare la pubblicità.
Ho visto pezzi di carta aprirsi, richiudersi e venir gettati in delle grosse scatole, per poi essere ripescati, aperti e letti, in una serie di gesti meccanici assolutamente insensati e patetici.
Ho visto una sinistra fintamente sconfitta e una destra abbandonarsi ad una festa scalmanata da stadio.
Ho visto poveri gioire del fatto che ha vinto il più ricco d’Italia, sperando forse di rimediare una manciata di euro.
Ho visti ricchi ridere sotto i baffi, perché coscienti del fatto che il più ricco d’Italia li avvantaggerà nuovamente.
Ho visto un nugolo di rondini proveniente dall’Africa volare verso lo stivale e pensare se fosse il caso di fermarsi o proseguire.
Ho visto gente preoccuparsi più del campionato di calcio che del loro futuro.
Ma soprattutto, ho visto un nano sorridere…
…e allora, spinto dalla curiosità, gli ho letto la mente…
…pensava: “Che fessi questi Italici. Gliel’ho fatta un’altra volta!!!”.

lunedì 31 marzo 2008

PEDINE DI ENTITÁ IDIOTE

Io sono Nekradamus, e dall’alto della mia torre osservo il declino dell’uomo. Medito sulle vostre ipocrisie, cercando di comprendere quale sia la vostra vera natura. Siete demoni oppure vermi? Siete degli angeli caduti, o la prole di una divinità bizzarra, che si compiace nel vedervi arrabattare ogni giorno?
Continuate a chiedervi cosa sia giusto o sbagliato. Continuate a tracciare un percorso davanti a voi, senza tener conto di chi vi sta accanto. Pensate che esista una sola risposta per ogni domanda, ed il pensiero che ve ne siano moltissime vi spaventa. Fratello Dubbio e Sorella Morte… ne siete terrorizzati!
Attorno alla mia torre vi sono i boschi eterni, luoghi che appartengono a strane dimensioni. La foresta è il passaggio per il vostro mondo.
A volte spingo lo sguardo lontano, perché la mia vista può viaggiare con il vento, o venire accompagnata dagli occhi di un corvo. Allora vedo le vostre città bruciare, mentre la gente viene dilaniata dal fuoco. Vedo bambini urlare, mentre la loro pelle sfrigola sotto una pioggia inclemente di ordigni. Vedo la guerra… vedo la morte…
Quello è il vostro futuro, razza aliena, inafferrabile quesito di questo remoto angolo di cosmo. Siete giovani, ma nascondete dentro di voi una natura aberrante che mi fa pensare ai Grandi Antichi. Forse discendete dalle loro costole… Divinità idiote condannate ad un esistenza senza scopo…
Chi giace negli abissi marini ed attende il momento del risveglio?
Chi muove con i suoi tentacoli le pedine di questa assurda scacchiera?
Chi galleggia stupidamente dietro il velo, nell’attesa che il cancello venga aperto?
Il tempo è vicino…
“Gor! Portami dell’altro vino!”

martedì 18 marzo 2008

LA DANZA CONTINUA

La danza della morte dell’uomo moderno non si ferma. È una canzone che incalza, come quella che accompagna un rituale voodoo. Frenetici corpi in preda al ritmo girono vorticosamente intorno al fuoco, menando colpi, sparando, amputando, squartando. La macabra danza ha qualcosa di magico. È come il richiamo di un entità blasfema, proveniente dai remoti angoli dello spazio.
Il rituale si ripete, a est, ad ovest, a nord e a sud. Gli uomini sono tutti uguali…
E poi ci sono gli ipocriti, che parlano male degli altri, facendo finta di essere innocenti, dimenticandosi le loro crudeltà.
La danza continua, il fuoco arde sempre più alto, la canzone è un bolero che cresce d’intensità.
Vi sta conducendo rapidamente verso le lande delle tenebre.
Ed io sarò là ad aspettarvi.

domenica 9 marzo 2008

PROFEZIE

Vi regalo le parole di un famoso collega.
Interpretatele come meglio credete.
Tanto fate sempre cosí, no?

"... in tutto il mondo verranno costruite delle torri. E si dirà che nelle torri abiterà la vita, mentre saranno i castelli della morte. Alcuni di questi castelli saranno scrollati e dalle loro ferite uscirà sangue marcio che infetterà la terra e il cielo. Perché i grumi di sangue infettato voleranno come rapaci sulle nostre teste. E più di un rapace cadrà sulla terra e la terra dove cadrà diventerà deserta per sette generazioni".

Grigorji Rasputin (profezie).

martedì 4 marzo 2008

LA DANZA DEI MENESTRELLI

I menestrelli sono i complici dei crimini taciuti.
Voi li chiamate giornalisti, ma fa lo stesso. Ci siamo capiti, no?
Il loro non è un lavoro.
È una missione.
La notizia non è merce.
È un qualcosa di dovuto.
La verità è ciò che funziona?
Forse è vero…
Ma fino a quando potrà durare questo vostro gioco?

mercoledì 20 febbraio 2008

L'HOMO-RADIANS

L’evoluzione non é sempre verso l’alto, credetemi.
Voi umani siete portati a pensare che una specie animale diventi col tempo migliore, più forte, più resistente, più capace. Questo non è assolutamente vero.
Se vi riferite alla vostra nuova condizione, lontano dagli alberi e dalle banane, pensate davvero di essere migliori dei vostri cugini scimpanzé?
Comunque non voglio tediarvi con le mie personali opinioni riguardo alla vostra evoluzione. Voglio invece parlare dell’uomo del futuro: l’Homo-Radians.
Avrà superopoteri?
Riuscirà ad attraversare le pareti fondendosi con la materia?
La sua supervista gli permetterà di vedere nel buio?
Respirerà sotto l’acqua?
Dai primi esperimenti sembrerebbe che non riesca neanche a respirare all’aria aperta!
L’Homo-Radians ha ancora molta strada da fare. Certo ce la state mettendo tutta per farlo nascere, accelerando il naturale corso degli eventi.
Una bomba di qua, una di là, stando attenti a non dare troppo nell’occhio. Molta gente ancora non è pronta ad accettare la nuova evoluzione.
Pensate solamente a quelle sante istituzioni che continuate a sovvenzionare con le vostre tasse. Loro già negano la vostra antica parentela con le scimmie, immaginatevi cosa non direbbero su queste strane creature deformi.
“Quello non è un uomo! Come potete pensare che Dio permetta una simile trasformazione. Quelle sono immagini rifatte al computer, per spargere la parola del demonio sulla terra!”
Avrebbero anche le loro ragioni, non pensate?
Come si fa a ridurre i propri figli (sempre se il vostro omone con la barba e il triangolo in testa esista) in queste condizioni.
Ma questo è quello che succede a coloro che giocano a fare dio senza avere in mano delle buone carte. State barando col vostro stesso codice genetico.
Piccoli umani.
Siete cresciuti col piccolo chimico, la battaglia navale e il cinturone da cowboy.
Cosa pretendevate!

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lunedì 11 febbraio 2008

LIBER INVOCATIONIS

Un Grimorio che potrebbe tornarvi utile per combattere i vostri demoni. Studiatevi i rituali d'evocazione, consultate le 24 ore planetarie e imparate a memoria i simboli e i segni. Nel Liber Invocationis c'é tutto quello che vi serve per iniziare il vostro nuovo cammino. Un cammino fatto di ombrati e di striscianti, di altari sacrificali e braceri rituali.
La sanitá mentale? Davvero pensate di averne ancora bisogno in un mondo come il vostro? Lasciatevi andare... Abbracciate la conoscenza. Il tempo é giunto...
Armatevi!

LA PAGINA UFFICIALE DEL LIBER INVOCATIONIS

ACQUISTA O SCARICA GRATUITAMENTE IL LIBER INVOCATIONIS

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giovedì 31 gennaio 2008

LA VISITA DI UN AMICO LONTANO

É venuto a trovarmi un mio vecchio amico, una figura appartenente a dimensioni molto lontane. Ci siamo intrattenuti a parlare del passato, secoli, millenni, eoni, sono passati velocemente davanti ai nostri occhi. Un arcano sortilegio ha trasformato la grande vetrata di camera mia in uno schermo su altri mondi. Abbiamo goduto delle violenze perpetuate dai nostri colleghi, abbiamo assistito a sublimi carneficine, abbiamo visto mondi morire e rinascere. È stata una bella serata.
Poi gli ho mostrato le vostre malefatte. Ha ammesso che non vi conosceva affatto.
Vi ha definiti goffi, e bizzarri, a vostro modo. Non ha capito molto di voi, ma è comprensibile… Continuate a rimanere un mistero anche per me, che vi osservo tutti i giorni.
Alla fine gli ho mostrato una delle vostre ultime vigliaccate. Ha osservato quelle due torri cadere, e poi gli ho raccontato la storia.
Gli avete sentiti i tuoni di l’altra sera?
Beh, erano le sue risate!
«Ma davvero se la sono bevuta?» mi ha domandato.
«Quando faccio crollare i palazzi non mi preoccupo certo di dare la colpa agli altri… E poi basta guardarle per accorgersi che non sono venute giú da sole. Ma che razza di creature sono queste?»
«Uomini, tutto qui…» gli ho risposto io, come se quella parola spiegasse tutto. E forse spiegava davvero tutto quello che c’era da spiegare, perché non c’abbiamo piú pensato.
Così siamo rimasti a bere vino ambrato finché sono cadute le stelle…

venerdì 25 gennaio 2008

SPETTRI, SPIRITI E DEMONI!



Qualcuno nutre ancora dei dubbi sulla nostra esistenza?

venerdì 18 gennaio 2008

SNUFF

Qualcuno si domanda ancora se sia possibile tutto ciò... L’anormalità non è una patologia. L’anormalità è la normalità. È riuscire a scavare dentro le oscure miniere dell’Io, dissacrando reliquie che non dovrebbero mai vedere la luce.
Questo mio giornale vuole semplicemente mostrarvi quello che voi uomini siete capaci di fare. Non ne abbiate vergogna. Siete tutti diversi, ma ognuno di voi nasconde una miniera, una tomba nella quale dorme un demone. Se non riuscite a capirlo, se non siete capaci di accettarlo, forse è meglio che lo lasciate dormire.

Le origini degli snuff movies

Nel 1974 il duo Michael e Roberta Findlay e la Monarch Releasing Corporation, realizzarono una coproduzione fra U.S.A. e Argentina per un film dal titolo SNUFF. Findlay era un regista e montatore di gore e porno eccessivi e ributtanti (ricordiamo Invasion of the blood Farmers o Shriek of the Mutilated), il suo nuovo film rivisitava la strage di Bel Air ad opera della famiglia Manson (in cui fu uccisa e orrendamente mutilata anche Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski). Il film era di fattura così infima che Allan Shackleton, un responsabile della Monarch, tentò di 'insaporirlo' inserendovi una scena di quattro minuti in cui una donna viene selvaggiamente torturata, mutilata, smembrata e squartata. Secondo la campagna pubblicitaria usata per lanciare il film, questa scena sarebbe stata ripresa dal vero a spese di una povera attrice argentina convinta di essere stata ingaggiata per un normale film hard e ignara, invece, di andare al macello. La cosa, mai accertata, neppure in sede penale, suscitò un grande scalpore intorno al film e ne bloccò (quasi) subito la circolazione. Del resto lo slogan sul manifesto (raffigurante due mani mozzate che stringono saldamente dei cavi per l'alta tensione) recitava alla lettera: "Un film che poteva essere girato solo in Sud-America, dove la vita umana vale... ZERO!"; mentre un'altra: "Gli eventi più sanguinosi che siano mai accaduti DI FRONTE ad una macchina da presa!". Dopo l'uscita del film Michael Findlay, quasi per una legge del contrappasso, morì decapitato in un incidente aereo, mentre la moglie, tuttora viva, si dedicò alla regia di film hard-core (suo è il famosissimo Angel N. 9, dove compare anche come attrice) e di film splatter tanto cruenti quanto brutti (Ricordiamo, fra i tanti, The Oracle).

L'episodio di Snuff non fu dimenticato, uscirono alcuni film con diretti riferimenti ad esso, però in chiave di denuncia, fra cui il brasiliano Victimas Do Prazer di Carlo Cunha (1977) o il più famoso Hardcore diretto nel 1978 da Paul Schrader. Il fenomeno degli snuff movies, dopo il film 'ufficiale' dei Findlay, si è allargato con aspetti e connotazioni a dir poco terrificanti. Ricordate la scoperta, pochi anni fa, di un traffico londinese di bambini da torturare e uccidere sul set? Nel grande scandalo fu coinvolto anche un italiano, un famoso industriale di nome Mongini, che telefonicamente "ordinava" dei bambini definendoli crudamente "merce" o "piccole bestie" (le telefonate registrate, causa dell'incriminazione del Mongini, sono atti pubblici regolarmente presentati in tribunale). Fu solo un aspetto del fenomeno che, dietro un giro di milioni di dollari, si impegna a rifornire un mercato clandestino e molto esclusivo di depravati disposti a sborsare cifre elevatissime per poter assistere alla proiezione di un vero snuff. Cosa diversa sono i 'Peep Show' sparsi per New York dove vengono proiettati, sempre individualmente e per cifre modifiche, falsi Snuff Movies realizzati con effetti speciali talmente approssimativi da essere ridicoli. Naturalmente i film vengono spacciati per veri ma, in ogni caso, è da disprezzare e condannare l'interesse e la speculazione che viene praticata sulla tortura, l'omicidio e, spesso, la violenza carnale ai danni (quasi sempre) di donne e bambini. Registi ed artisti di F/X che lavorano nel cinema horror, si scagliano con veemenza contro tali pratiche e fa piacere vedere come i lavori di gente del calibro di Tom Savini o Screaming 'Mad' George, autentici maghi nel far sembrare reali crudeltà di ogni genere, quando esse vengono compiute su bambini o animali rendono, volutamente, artificioso e ben visibile ogni effetto speciale.

Anche la letteratura si è occupata di questo fenomeno. Ricordiamo il romanzo di Rex Miller Frenzy, in cui viene atrocemente descritto il calvario di una povera ragazza rapita per essere usata in snuff movies. Di più alto livello qualitativo è L'immagine della Bestia, scritto da Philip José Farmer. Autore da sempre interessato alle tematiche del sesso e della violenza, con questo libro Farmer rende la più lucida descrizione interiore ed esteriore delle varie sensazioni che la visione di uno snuff movie può provocare in uno spettatore più o meno involontario. Sto parlando del primo capitolo: in una saletta di una stazione di polizia di Los Angeles si sta proiettando uno snuff movie. Il 'protagonista' è un poliziotto, un collega, gli spettatori sanno già come 'va a finire'. L'atmosfera nel film, come nella piccola sala, è rancida, malata, l'aria sa di fumo e di latte cagliato. La sequenza dell'orgasmo e dell'evirazione del loro collega, disteso e legato contro lo sfondo di tendaggi rosso scarlatto, suscita negli spettatori l'annichilimento dell'orrore. Ma, forse, nelle parti più buie della loro mente, si nasconde un inconfessato e inconfessabile piacere provato di fronte a quella povera nudità illusa con il piacere e poi torturata e stroncata. Leggerlo può dare fastidio, ma è una analisi estremamente lucida e penetrante. Sempre in campo letterario la tematica snuff ha ispirato diversi thriller di discreto successo. Fra questi Abuso dell'americano Andrew Vachss o Rito Mortale di Lorenzo Marzaduri che si distingue anche per essere un singolare (e gradito) omaggio ad Alfred Hitchcock.

Molti paragonano l'essenza dello snuff-movie a film documentario crudi e impietosi definiti mondo-movies. Questo parallelismo, sia ben chiaro sin dal principio, è sbagliato e fuori luogo. Benché gli intenti che animano la rappresentazione di atrocità varie, come, ad esempio, il famoso episodio dell'incauto turista sbranato dalla leonessa in Ultime Grida Dalla Savana, siano ben poco encomiabili, bisogna notare come, in questi casi, la macchina da presa si limiti a registrare l'avvenimento di un fatto che sarebbe in ogni caso accaduto, nonostante la presenza di una troupe cinematografica. Il regista è così cronista, non impedisce il verificarsi del fatto (sempre che possa), ma neppure contribuisce a far sì che si verifichi. Prendiamo ad esempio l'episodio del 22 gennaio 1987, quando Dwyer Budd, ministro del bilancio della Pennsylvania, accusato di corruzione si sparò in bocca davanti alle telecamere in diretta, per dimostrare la propria innocenza. Anche in quel caso l'unico responsabile degli avvenimenti era Budd, la vittima. L'atto di riproporre, in tutto il mondo, l'atroce scena, venne giudicato come la cronaca di un fatto sanguinoso, rivoltante ma inevitabile. La teoria dello snuff, di cui è essenziale la comprensione al fine di attuare i necessari distinguo, si fonda su tre gradi di "consapevolezza" (come lucidamente illustrato anche da Roberto Pugliese nel suo impressionante saggio L'ultimo Spettacolo), di cui uno può anche variare, ma gli altri due restano inevitabilmente fissi. Il primo riguarda i realizzatori e distributori del film: siamo davanti ad una vera e propria anonima assassini. Essi sanno cosa stanno facendo, per chi lo stanno facendo, sono pronti ad uccidere deliberatamente e consapevolmente. Se il denaro è lo scopo delle loro azioni, non bisogna trascurare il grado psicotico di perversa malvagità criminale che li porta a compiere simili nefandezze traendone evidente soddisfazione. Il secondo grado è quello delle vittime: gli attori destinati al massacro NON sanno che cosa li attende. L'elemento di sorpresa, l'orrore dipinto sul volto dei poveretti quando, improvvisamente, si rendono conto di essere in trappola e destinati al macello, è una delle cose che il perverso amante di snuff ricerca con più maniacale ossessione. La terza posizione, passibile di cambiamenti, è quella dello spettatore. Chi assiste ad uno snuff, può sapere che il film si concluderà con un omicidio, oppure può solo sospettarlo o ignorarlo del tutto, credendo di aver assistito ad uno splatter particolarmente realistico. I mondo-movies non sono tutto questo. Essi sono discendenti di alcuni shock-movies molto famosi, come Helga un film tedesco del 1967 dove veniva dettagliatamente documentato il parto (reale) della protagonista. Molti altri film mostravano operazioni per il cambio di sesso, vere autopsie e cose similmente rivoltanti, a meno che non siate un chirurgo.

Luigi De Angelis

lunedì 14 gennaio 2008

ANGELI IN CADUTA LIBERA

É buffo intrattenersi con le brillanti osservazioni di questi strani personaggi dell’etere chiamati in gergo Debunkers. Sono assolutamente perfetti quando si gettono a capofitto su un’inesattezza, e ti vien da sorridere quando li vedi saltellare come zimbelli, mentre un teorico del complotto si lascia sfuggire un’opinione inappurabile.
Leggendo le loro analisi, cominci davvero a dubitare di quello che sai. Pensi che forse sono tutte congetture, che i complotti non esistono, che le cose sono davvero come vi vengono mostrate. Ovviamente questo succede solo a voi uomini.
Perché?
Perché se c’è uno spiraglio, una via d’uscita da questo inferno, non ve la lascerete certo sfuggire! E allora provate a uscire da questo assurdo rompicapo, aggrappandosi ad un pretesto qualsiasi. Un paio di foto del WTC7 avvolto dal fumo (e allora è logico che sia crollato su se stesso), la storia delle videocamere del Pentagono che registrano frame troppo distanti tra loro per riprendere un aereo in velocità, e tante altre considerazioni. Punti di vista.
Di lato il mio calice di vino ambrato pare proprio un calice, ma se lo guardo dall’alto potrebbe essere una ciotola, e se lo osservassi dal basso parrebbe una grossa moneta d’argento. Tutto possiede molteplici punti di vista. Ma il mio calice, comunque tu lo guardi, rimane sempre un calice.
I Debunkers si occupano della pagliuzza nell’occhio, quella fastidiosissima, quella che ti può rovinare tutta una giornata. In confronto la trave che li trapassa il cranio è cosa da poco…
Il gioco dei perché è un antico passatempo. É così perché è così, ma potrebbe essere anche così, oppure così…
Alla fine tocca a voi crederci oppure no.
Davvero pensate che i demoni non esistano?
Davvero pensate che esistano solo gli angeli, in caduta libera, mano nella mano…
Credete ancora alle favole, oppure non ci avete mai creduto?

sabato 5 gennaio 2008

SULLA VENDETTA IN STILE BLACKWATER



La furia dell'uomo, la voglia di uccidere, la necessità di nascondere. É lo stesso procedimento dell'animale selvaggio nell'atto del defecare. Farlo lontano da chi ti può vedere nascondendo le tracce...
Quello che questi carnefici hanno in comune con un demone del mio rango é la loro vicinanza alle fiere della giungla incontaminata. Quello che ci differenzia é il la ragione applicata all’azione.
La natura del demone non è la stessa dell’animale.
Voi, uomini, avete perduto la via. Anche gli insetti si comportano meglio di voi…

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