
Il vostro mondo sta per finire. L’asfalto è poche centinaia di metri dal corpo che precipita. Il paracadute non si aprirà. Inutile far finta di niente. No, non si aprirà.
La torre dove risiedo appartiene a un interstizio del tempo. Non ne subirà alcun danno. Potrò rimanermene a guardarvi rotolare nei resti di questa vostra società in disfacimento. Osserverò il vostro attaccamento alla vita, l’accanimento terapeutico su una razza in estinzione.
Gor ha comprato il vino. Sarà uno spettacolo imperdibile.
Potreste arrivare a pensare che coloro che muovono i fili non hanno nessun interesse alla distruzione. In fondo, come potrebbero dominare un mondo che non esiste più. Che senso avrebbe distruggere il proprio regno, la propria casa, e tutto quello che sostiene il proprio trono. No, non ha nessun senso per voi piccoli mortali. Non ha senso perché non credete in altre possibilità se non quella che vi viene dipinta sugli occhi.
Ma se io vi dicessi che esistono altri mondi, altre realtà, sorprendenti manifestazioni di vita, che trascendono il vostro comprendonio. No, non guardate lo spazio infinito sopra le vostre teste. Non riuscite neanche ad afferrare quello, figuriamoci se io vi parlassi dei multimondi, i microuniversi, le entità cosmiche, e naturalmente, i demoni…
Coloro che hanno in mano il vostro destino aspirano ben più che all’oro e al potere. Ne hanno quanto ne vogliono, ormai. Neanche l’immortalità della loro anima è un prezzo abbastanza prestigioso per loro. No, loro hanno un'altra agenda. Vogliono scalare le montagne della follia, sporgere la testa fuori dal drappo, guardare con occhi di lava il volto dei grandi antichi, e ridere insieme a loro. Per l’eternità.
È un gioco di poteri più alti, una scacchiera in cui voi tutti fate la parte dei pedoni sacrificabili. Non contate nulla per loro.
Vi do un consiglio: dormite. Continuate a dormire. Sognate… E mentre sognate, preparatevi all’avvento. Il vostro mondo è alla fine.
Esercitatevi. Forse farete parte della prossima commedia.